Il Castello di Mugnana

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Uno dei Castelli del Chianti vicino Chiocchio

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Castello di Mugnana

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Il Castello di Mugnana, vicino Chiocchio, rappresenta il caso tipico di trasformazione di un castello, inteso come villaggio fortificato (dotato anche di una chiesa parrocchiale, intitolata a San Donato), in residenza privata monofamiliare, dal momento in cui, nel corso del XIV secolo, le sue strutture, insieme a quelle del dirimpettaio Castello di Sezzate entrarono a far parte del patrimonio della famiglia fiorentina dei Bardi, ai quali è stata attribuita (forse erroneamente) la torre, alta in origine circa 60 metri e poi ridotta per motivi militari (l’avvento delle armi da fuoco rendeva proibitive queste altezze), e l’attuale cortina muraria di notevoli dimensioni, ma tutte preesistenti al XIV secolo.

Castello di Mugnana

Il Castello di Mugnana subì danni nel corso dell’assedio di Firenze (1530) ed anche nel 1896, quando un terremoto causò la distruzione della parte alta del cassero, riducendo ulteriormente l’altezza della torre.

Nonostante i vari interventi di ristrutturazione e di restauro che hanno adattato molte strutture interne ad un gusto “medievale” ottocentesco, è ancora oggi possibile identificarvi alcune tracce di interventi costruttivi che interessarono sia le mura sia la torre. Intorno al portale di accesso in pietra serena molto rimaneggiato, per esempio, il paramento murario è caratterizzato dalla presenza di una serie di pietre di medie dimensioni di alberese con tonalità rossastra, disposte su filari regolari e paralleli che daterebbero al pieno XIII secolo l’edificazione di questa cortina muraria.

La tipologia del paramento della torre sembra piuttosto simile a quella della cinta e, in effetti, il suo perimetro e la presenza di alcune aperture su tutte e quattro le facciate dell’edificio con archi a sesto leggermente ribassato in arenaria, datano la struttura almeno alla seconda metà del Duecento, mentre la merlatura delle mura ed il ballatoio ad esse connesso nella parte alta, sono frutto di un rimaneggiamento recente, probabilmente ottocentesco.

Assai suggestivo è infine il cortile del palazzo, chiuso da ben tre corpi di fabbrica tra i quali un loggiato con pilastri poligonali in pietra serena che sorreggono una muratura molto regolare, costituita da pietre squadrate di arenaria ben lavorate che potrebbero essere databili alla prima metà del Duecento ed un altro con volte a crociera in laterizio ricostruito con tipico gusto ottocentesco.

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